L'economia circolare rappresenta un concetto rivoluzionario per la gestione delle risorse e la sostenibilità ambientale. Contrapposta all'economia lineare tradizionale, basata sul modello "prendi, usa e getta", l'economia circolare è pensata per rigenerarsi autonomamente, riducendo drasticamente i rifiuti e ottimizzando l'uso delle risorse. Al centro di questo modello ci sono due flussi di materiali: quelli biologici, che possono essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, che sono destinati a essere rivalorizzati senza entrare nel ciclo naturale.

Il concetto di economia circolare ha radici storiche profonde. Nel 1976, Walter Stahel, insieme a Geneviève Reday-Mulvey, pubblicò il rapporto “Potential for Substitution Manpower for Energy” per la Commissione europea. Questo rapporto analizzava lo spreco di risorse dovuto alla dismissione dei beni prodotti anziché alla loro riparazione. Una delle conclusioni fondamentali era che circa tre quarti del consumo industriale di energia era legato all'estrazione e alla produzione di materie prime come acciaio e cemento, mentre solo un quarto circa veniva utilizzato nella trasformazione di questi materiali in prodotti finiti, come automobili o edifici.

Nel 1982, Stahel e Orio Giarini fondarono il Product Life Institute per promuovere il concetto di “società dei servizi”. Questa iniziativa mirava a trasformare il modo in cui i prodotti venivano concepiti e utilizzati, con una serie di principi fondamentali:

1. Prodotto come Servizio: Invece di vendere prodotti, i produttori offrono beni come servizi. Questo incentiva la produzione di beni durevoli e di alta qualità.

2. Responsabilità Estesa del Produttore: I produttori sono responsabili dei loro prodotti durante e dopo il periodo di utilizzo, spingendoli a creare prodotti poco inquinanti, facilmente riciclabili o smaltibili.

3. Condivisione della Proprietà: Modelli di sharing economy, come il car sharing, riducono la necessità di possedere beni, mantenendo la stessa qualità del servizio con meno risorse.

4. Rigenerazione: Invece di sostituire interamente un prodotto, si riparano o sostituiscono solo le componenti obsolete o guaste, estendendo la vita utile dei prodotti.

5. Progettazione per la Durata: I prodotti vengono progettati per durare più a lungo, essere facilmente rigenerati e riciclati, riducendo così i rifiuti e l'uso delle risorse.

Si deve tenere in considerazione anche il concetto di metabolismo industriale, strettamente legato all'economia circolare. Questo termine si riferisce ai processi che prelevano energia e materiali dalle fonti naturali e restituiscono residui alterati all'ambiente. Man mano che la società e l'economia continuano a crescere, aumentano anche i flussi di materia attraverso questi sistemi, mettendo a dura prova l'ecosistema globale, che è limitato.

La dematerializzazione diventa quindi una priorità politica fondamentale. Questo concetto implica una riduzione drastica dei flussi di materiali utilizzati dall'essere umano. Il principio guida è quello di interferire il meno possibile con la natura, strutturando i processi produttivi in modo da minimizzare le emissioni e l'impatto ambientale.

Per rendere l'economia circolare una realtà, è necessario un cambiamento di mentalità a livello globale. Gli obiettivi ambientali focalizzati sul singolo individuo vengono spesso percepiti come una responsabilità eccessiva o come una forma di "eco dittatura". Tuttavia, è essenziale coinvolgere la popolazione attraverso un cambiamento culturale che dia meno importanza al possesso materiale e più valore alla sostenibilità e alla qualità della vita.

Questo cambiamento può essere promosso attraverso l'educazione e la sensibilizzazione, oltre a politiche che incentivino comportamenti sostenibili. Ad esempio, la promozione di modelli di consumo condiviso, la responsabilità estesa del produttore e la progettazione di prodotti duraturi e facilmente riciclabili sono passi cruciali verso un'economia più sostenibile.

L'economia circolare non è solo un concetto teorico, ma una necessità pratica per garantire un futuro sostenibile. Adottare questo modello richiede un impegno collettivo da parte di governi, aziende e cittadini. La transizione verso un'economia circolare può portare a una gestione più efficiente delle risorse, una riduzione dei rifiuti e un minore impatto ambientale.

Per raggiungere questi obiettivi, è fondamentale promuovere la responsabilità condivisa e un cambiamento di mentalità che valorizzi la sostenibilità. Solo così possiamo costruire un futuro in cui le risorse vengono utilizzate in modo responsabile, i rifiuti vengono ridotti al minimo e l'ambiente viene protetto per le generazioni future.

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SENSEARTH è di Omar Livoni
fatto da kappesante nel 2021
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