Il 22 aprile è stata la Giornata Mondiale della Terra. Una manifestazione internazionale per la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta. Si calcola infatti che ogni anno, nel periodo dell’equinozio di primavera, si mobilitino circa un miliardo di persone.
L’Istituzione si deve a John McConnell, un attivista con il principio che gli esseri umani abbiano l’obbligo di occuparsi della terra e condividere le risorse in maniera equa. Nell’ottobre del 1969, durante la Conferenza dell’UNESCO propose una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra e per promuovere la pace. Il significato era anche di mettere in guardia tutti gli uomini sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici minacciati, dai quali dipende tutta la vita sul pianeta.
La proclamazione della Giorno della Terra ufficializzava, con un elenco di principi e responsabilità precise, un impegno a prendersi cura del Pianeta. Questo documento venne firmato da 36 leader mondiali, tra cui il Segretario generale delle Nazioni Unite U Thant, Margaret Mead, John Gardner e altri (L’ultima firma di Mikhail Gorbachev è stata aggiunta nel 2000).
Il 22 aprile 1970, veniva costituita dal senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson, inizialmente come evento statunitense, poi portato a livello internazionale da Denis Hayes coinvolgendo più di 180 nazioni.
Inizialmente l’evento era decennale, poi Nelson e Bruce Anderson, organizzatori principali dell’Earth Day, dal 1990 lo trasformarono annuale in USA e poi coinvolsero 140 paesi fino a raggiungere i 183 attuali.
I siti principali su cui informarsi sono:
https://www.earthday.it/
https://www.earthday.org/