Sono stati individuati sei problemi sistemici nel settore energetico, che agiscono come freno alla sua transizione verso fonti sostenibili ed una alta efficienza di produzione.
1. Il paradosso delle utility
Sono state adottate molte misure volte a ridurre le emissioni di gas inquinanti ed il consumo di energia da parte dell’utente finale. Le utility non sono in alcun modo motivate a sostenere queste misure, finché la loro redditività è legata alla quantità di energia venduta.
2. Il paradosso del mercato energetico
Il mercato per natura è efficiente, cioè si posizione si costi e prezzi più bassi. Nel caso del mercato energetico, è presente un piccolo gruppo di attori, i grandi produttori di fonti fossili, che hanno il potere di controllare il prezzo e la produzione a svantaggio del consumatore.
Quest’ultimo non riesce ad avere proposte alternative in funzione del prezzo, essendoci pochi concorrenti presenti a livello internazionale.
3. Il paradosso di Jevons
L’aumento di efficienza energetica non porta necessariamente ad una diminuzione dei consumi.
Il consumatore finale, grazie alla maggiore efficienza, ottiene una riduzione dei costi, e questo lo porta ad aumentare i propri consumi.
4. Il paradosso NIMBY
"Not in my backyard". I sostenitori di impianti ad energia rinnovabile diventano oppositori se questi vengono costruiti vicino alle loro abitazioni. È uno dei motivi principali per cui i progetti vengono ritardati o persino cancellati.
5. Il paradosso delle energie rinnovabili
Il solare e l'eolico sono probabilmente la forma più economica di elettricità, d’altra parte, hanno il grande limite di essere intermittenti. Si crea quindi una contrapposizione tra il prezzo, e la possibilità di fornire con continuità l’energia, favorendo le fonti fossili, molto più flessibili.
6. Il paradosso della filosofia
La filosofia con cui si incentivano la realizzazione di impianti ad energie rinnovabili, cambia di stato in stato, in funzione del mercato e dell’utente finale.
Il paradosso più grande è la necessità di trovare soluzioni con l’obiettivo di affrontare i danni ambientali in corso in tutto il mondo e che tenga conto delle differenze politiche e culturali.
Fonte energypost.eu