L’ ETS Emission Trading System è il sistema europeo di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra. È il principale strumento adottato dall’Unione europea per raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 nei principali settori industriali e nel comparto dell’aviazione.
Il meccanismo è di tipo cap&trade ovvero fissa un tetto massimo complessivo alle emissioni consentite sul territorio europeo nei settori interessati (cap) cui corrisponde un equivalente numero “quote” (1 ton di CO2eq. = 1 quota) che possono essere acquistate/vendute su un apposito mercato (trade). Ogni operatore industriale/aereo attivo nei settori coperti dallo schema deve “compensare” su base annuale le proprie emissioni effettive con un corrispondente quantitativo di quote.
Il quantitativo complessivo di quote disponibili per gli operatori (cap) diminuisce nel tempo imponendo di fatto una riduzione delle emissioni di gas serra nei settori ETS
Il costo dell’energia e del gas sono influenzato dalla loro produzione, e dalla distribuzione e gestione della rete fino al contatore.
Nel 2021 e l’inizio di quest’anno ha visto un aumento elevato del costo della produzione dovuto principalmente a due fattori. Il costo della materia prima e lo scambio di ETS.
La materia prima, in particolare il gas, sta subendo aumenti di prezzi eccezionali per potenziali problemi di approvvigionamento dovuti alla guerra in corso. La Russia è uno dei maggiori fornitori di gas metano per l’Italia. Quasi il 40% dell’energia elettrica nel nostro Paese è prodotta da metano, e l’aumento di quest’ultimo ha condizionato il suo prezzo.
La politica degli ETS porta a far sì che le aziende produttrici di energia da fonti fossili debbano comprarne sempre di più per compensare le loro emissioni, e pagarli sempre ad un prezzo più elevato. Questo inficia sui loro costi di produzione, che viene riversato nel prezzo della materia prima, cioè il gas e l’energia elettrica.
Questo sistema ha lo scopo di avere sistemi più efficienti di produzione, e favorire il passaggio a energie a fonti rinnovabili.
Per ridurre l’influenza di eventuali problemi di approvvigionamento, per ridurre l’impatto ambientali della realizzazione di nuovi impianti e per favorire il passaggio a fonti rinnovabili, possiamo agire! Ponendo attenzione ai nostri comportamenti, riducendo i nostri consumi di gas, ed in particolare di energia elettrica, nelle nostre abitazioni, nei luoghi di lavoro, e nei trasporti. Avremo anche un beneficio diretto, la riduzione dei nostri costi mensili di energia e gas.
Fonti ARERA, MITE
Interessante Omar ciao
Grazie Loretta!