Recenti studi hanno prodotto prove che le particelle di dimensioni micro e nanometriche, stanno influenzando il comportamento biofisico e biochimico della Terra. Questo danneggia i processi vitali del pianeta e minaccia gravemente la sua capacità di resilienza. La comprensione dell'inquinamento da plastica come problema sistemico globale e dei suoi effetti geofisici e biologici è appena iniziata.
La plastica è stata adottata a partire dagli anni '50 per la sua convenienza in termini di costi, flessibilità e versatilità, senza considerare gli impatti sull'ambiente sociale e naturale.
Ogni anno una media di 8 milioni di tonnellate di rifiuti plastici si riversi nell'ambiente marino. Il 70-80% proviene da paesi a medio e basso reddito situati principalmente nel sud e sud-est asiatico, Africa e America centrale e latina.
Questa situazione evidenzia il divario in termini di governance e legislazione adeguate e, soprattutto, la mancanza di una convenzione internazionale sulla gestione dei rifiuti.
Il ruolo del settore finanziario privato è principalmente passivo, non affronta adeguatamente gli investimenti in infrastrutture di riciclaggio innovative e più tecnologiche, nonché processi e pratiche di economia circolare. È necessario un approccio sistemico e olistico delle strutture e dei processi del settore finanziario che tengano conto della catena del valore della plastica.
La situazione attuale è il risultato del modello economico e industriale presente e passato. Tale modello ha accumulato rifiuti senza adeguate capacità di gestirli efficacemente e non ha considerato in modo soddisfacente le complessità del contesto in cui opera.
Gli ostacoli più problematici sono la questione globale dell'importazione ed esportazione di rifiuti e la crescente crescita della produzione di plastica. Ciò comporta difficoltà nella diffusione di sistemi riutilizzabili e riciclabili efficienti ed efficaci per i rifiuti di plastica.
Non sono presenti una corretta governance e legislazione che forniscano una convenzione internazionale coerente sull'importazione, l'esportazione e il trattamento dei rifiuti di plastica. Inoltre, l'attuale modello economico e industriale ha consentito e continua a consentire un modo di produzione che non tiene sufficientemente conto delle complessità della produzione di rifiuti.
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Fonte: Mare Plasticum Gianlauro Casoli, e University of Stockholm, Stockholm Resilience Centre, paper di Villaruba Gomez